Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'Educazione G. M. Bertin - Bologna, Città Metropolitana di Bologna

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Indirizzo: Via Filippo Re, 6, 40126 Bologna BO, Italia.
Telefono: 0512091666.
Sito web: edu.unibo.it
Specialità: Dipartimento accademico.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 38 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.2/5.

📌 Posizione di Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'Educazione G. M. Bertin

☎️0512091666

Il Dipartimento di Scienze dell'Educazione G. M. Bertin dell'Università di Bologna è un'istituzione accademica rinomata, situata all'Indirizzo: Via Filippo Re, 6, 40126 Bologna BO, Italia. Questo dipartimento è facilmente accessibile alle persone in sedia a rotelle, con ingresso e parcheggio dedicati.

Il dipartimento offre una vasta gamma di specialità accademiche, focalizzate sull'istruzione e la formazione. Gli studenti possono scegliere tra diversi corsi di laurea e programmi di ricerca, progettati per fornire una solida base teorica e pratica nelle scienze dell'educazione.

Il sito web: edu.unibo.it fornisce informazioni dettagliate sui corsi, i programmi di ricerca e le opportunità di studio. Il sito è anche una risorsa utile per gli studenti attuali e potenziali, con informazioni sui servizi di supporto, le politiche e le procedure del dipartimento.

Il dipartimento può essere contattato al Telefono: 0512091666 per qualsiasi domanda o chiarimento.

Le opinioni su questa istituzione su Google My Business sono positive, con una media delle opinioni di 4.2/5 basata su 38 recensioni. Gli studenti apprezzano la qualità dell'insegnamento, le opportunità di ricerca e le strutture del dipartimento.

👍 Recensioni di Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'Educazione G. M. Bertin

Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'Educazione G. M. Bertin - Bologna, Città Metropolitana di Bologna

Marig-Libra

1/5

La mia esperienza si limita soltanto a valutare le commissioni dei docenti in merito alla prova orale del TFA sostegno 2021 ( non intendo generalizzare). Ricordo che la commissione delle scuole primarie aveva bocciato una quantità ingiustificata e oscena di insegnanti elementari secondo criteri di valutazioni assai discutibili. Per quanto riguarda me ( scuole superiori) avevo risposto alle domande che mi erano state sorteggiate. Ahimè solo perché avevo detto " scusate sto adoperando dei termini che appartengono più alla mia formazione di lettere" uno dei signori ( dalla coda di paglia) se l'è presa perché avevo insinuato che io stessi dando degli ignoranti a loro, i docenti di scienze della formazione!!! Solo perché stavo chiarendo innocentemente la mia deformazione professionale mi hanno schiaffato un 16 ( dopo che avevo superato con voti buoni prova pre-selettiva e scritta). Neanche avessi fatto scena muta. Gestione dell'orale vergognosa e per niente professionale. Gente che ha passato l'orale tarallucci e vino senza manco rispondere alle domande sugli argomenti e gente che solo per qualche sbavatura è stata bocciata e messa al patibolo.
Se questo è l'organico che si permette di valutare presuntuosamente docenti e professionisti come loro siamo messi bene. I precari perdono anni di lavoro per colpa della discrezionalità di una certa razza di professori di scienze della formazione.

Giulia T.

1/5

Se fosse possibile, metterei zero stelle.
Lo studente è considerato un numero.
La qualità dell'insegnamento è estremamente scarsa, al livello di un mediocre liceo.
A scienze della formazione primaria sarete seguiti da qualche maestrina laureata in scienze delle merendine che ha avuto accesso all'insegnamento in forza di un diplomino magistrale quadriennale ante 2001.
Se possibile, ANDATE ALTROVE.
Nel panorama accademico si trova molto, molto di meglio.

Roberta A. S. -. U.

5/5

Tutto bello e commovente.
Dalla betulla dall'ombra sessile alla palazzina umbertina dove vi sono gli studi dei miei docenti... Mi pare di vivere un sogno, dopo l'esperienza dell'Università di Parma, fatta in gioventù, quando per una malattia ho rischiato di morire.
Una seconda chance.